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Sicurezza: scelta, montaggio, uso e smontaggio delle reti di sicurezza.

Sicurezza: scelta, montaggio, uso e smontaggio delle reti di sicurezza.

Le reti di sicurezza vengono utilizzate nelle lavorazioni in cui esiste il rischio di caduta dall’alto.

Le reti di sicurezza sono dispositivi di protezione collettiva (DPC) destinati alla protezione di persone e/o cose contro le cadute dall’alto, costituiti da reti e da intelaiature di sostegno.

Possono essere utilizzate nelle lavorazioni in cui esiste il rischio di caduta dall’alto e cioè nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore ai 2 m rispetto a un piano stabile).

CLASSIFICAZIONE

Le reti di sicurezza sono classificate secondo la UNI EN 1263-1: 2003 in base a due parametri:

  1. classe;
  2. sistema.

Classificazione per classe
La classe definisce le dimensioni della maglia e la resistenza della rete.
Le reti vengono divise in quattro classi (A1, A2, B1, B2) che si distinguono per la massima dimensione delle maglie (lM) e per i valori caratteristici dell’energia (E) che può agire su di esse.

Classe A1 lM  = 60 mm E = 2,3 kJ
Classe A2 lM  = 100 mm E = 2,3 kJ
Classe B1 lM = 60 mm E = 4,4 kJ
Classe B2 lM  = 100 mm E = 4,4 kJ

Classificazione per sistema
Il sistema indica la tipologia del supporto della rete e la diversa modalità d’impiego.

Le reti di sicurezza vengono divise in quattro sistemi, due per l’impiego orizzontale (Sistema S e Sistema T) e due per l’impiego verticale (Sistema U e Sistema V).

Sistemi per l’impiego orizzontale (S, T)

Sistema S: è la rete di sicurezza con fune sul bordo che incornicia e rinforza la zona perimetrale e alla quale vengono collegati i cavi di sollevamento e ancoraggio. Essa viene messa in opera in posizione orizzontale per proteggere da cadute una zona ampia dell’area di lavoro generalmente interna alla struttura da proteggere. Le reti di sicurezza del Sistema S devono avere una superficie minima di 35 mq e lato corto non inferiore a 5 m.

Sistema T: è la rete di sicurezza attaccata a consolle (telaio metallico di supporto) per utilizzo orizzontale; a differenza del Sistema S ha un minore sviluppo superficiale e si presenta come una mensola agganciata alla parete esterna del manufatto.

Sistemi per l’impiego verticale (U, V)

Sistema U: è la rete di sicurezza attaccata a una intelaiatura di sostegno per utilizzo verticale; essa può avere o non avere un telaio proprio, fornito dal costruttore, e viene vincolata e agganciata all’intelaiatura di sostegno tramite idonea fune o cinghia.

Sistema V: è la rete di sicurezza con fune sul bordo attaccata a un sostegno a forca; è a installazione verticale e protegge da cadute sia laterali che verticali che si verificano da due piani.

INDICAZIONE PER LA SCELTA, IL MONTAGGIO, L’USO E LO SMONTAGGIO

SCELTA.  Le reti di sicurezza da adottare in una specifica realizzazione dipendono dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi. Esse devono essere posizionate il più possibile vicino al piano di lavoro.

Con riferimento alle figure che seguono, per la scelta del sistema e per il suo posizionamento è necessario valutare:

  • l’altezza di caduta (He, Hi, Hr),
  • la profondità di raccolta (b),
  • l’inclinazione del piano di lavoro (maggiore o minore di 20°),
  • la presenza di ostacoli che intralcino la trattenuta della rete.

Sistemi per l’impiego orizzontale (S, T)

Le figure 6a e 6b forniscono alcune indicazioni della normativa sulla altezze di caduta (He, Hi, Hr), sulla profondità di raccolta (b) in relazione all’inclinazione del piano di lavoro. La figura 6a, per piani di lavoro con inclinazione fino ai 20°; la figura 6b, con inclinazione oltre i 20°.

Per il Sistema S, la normativa UNI EN 1263-2 fornisce la deformazione massima (fmax) della rete in relazione all’altezza di caduta (h) e della dimensione del lato corto (l) della rete nel caso descritto in figura 7.

Sotto la rete è necessario garantire uno spazio vuoto maggiore di fmax per evitare che eventuali ostacoli intralcino la trattenuta della rete.

Sistemi per l’impiego vertocale (U, V)

La UNI EN 1263-2 definisce un’altezza massima di caduta He ? 6 m con un prolungamento del bordo superiore della rete di almeno un metro dall’ultimo piano di lavoro sul quale si esegue la lavorazione.

Il Sistema V, compatibilmente a tali limitazioni, può essere utilizzato per proteggere il lavoratore che opera su piani di lavoro contigui (inferiore e superiore) attraverso un unico dispositivo di protezione collettiva.

MONTAGGIO. Prima del montaggio delle reti di sicurezza è necessario verificare:

  • l’idoneità della struttura di ancoraggio (tipologia del materiale base, dimensioni, spessore);
  • le condizioni della superficie di lavoro (presenza di ghiaccio, scivolosità);
  • la presenza di vento;
  • le condizioni atmosferiche;
  • l’applicabilità della procedura o delle istruzioni di montaggio;
  • l’idoneità dei dispositivi di ancoraggio (meccanici, chimici) per l’uso previsto;
  • l’idoneità del Sistema (S, T, U, V) e della Classe (A1, A2, B1, B2) per l’uso previsto;
  • l’integrità di tutti i componenti della rete di sicurezza (materiali e saldature, assenza di corrosione, deformazioni o ammaccature, tagli, lacerazioni, abrasioni, deterioramento).

USO. Per l’uso della rete di sicurezza è necessario attenersi alle indicazioni del fabbricante.

SMONTAGGIO. Prima dello smontaggio della rete di sicurezza è necessario verificare:

  • le condizioni della superficie di lavoro (presenza di ghiaccio, scivolosità);
  • la presenza di vento;
  • le condizioni atmosferiche (vento, pioggia ecc.);
  • l’applicabilità della procedura o delle istruzioni di smontaggio.

Dopo lo smontaggio della rete di sicurezza è necessario verificare:

  • l’integrità di tutti i componenti;
  • l’assenza di corrosione;
  • l’assenza di danni ai materiali e alle saldature;
  • l’assenza di deformazioni o ammaccature;
  • l’assenza di tagli, lacerazioni e abrasioni;
  • il deterioramento;
  • lo stato tensionale.

INDICAZIONE DI MANUTENZIONE

La manutenzione della rete di sicurezza deve essere effettuata da parte di personale qualificato.

Per i componenti metallici essa prevede:

  • la verifica dello stato superficiale;
  • la verifica dell’usura;
  • la verifica dei danni dovuti alla corrosione;
  • la verifica dello stato delle saldature;
  • la verifica dello stato di viti, perni e bulloni;
  • il serraggio dei bulloni;
  • la verifica del periodo di servizio.

Per i componenti in tessuto essa prevede:

  • la verifica sulla presenza di tagli;
  • la verifica sulla presenza di abrasioni;
  • la verifica dell’usura;
  • la verifica dei danni dovuti al calore e a sostanze aggressive (acidi, solventi);
  • la verifica del deterioramento dovuto ai raggi del sole;
  • la verifica dello stato tensionale;
  • la verifica della modifica del colore;
  • la verifica del periodo di servizio.

Fonte: Inal – www.inail.it

da www.casaeclima.com

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