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SCIA edilizia e permesso di costruire unificati, non bastano i moduli unici in Gazzetta.

SCIA edilizia e permesso di costruire unificati, non bastano i moduli unici in Gazzetta.

Campagna CNAPPC verso gli enti locali: “Adotta il modulo”.

Sulla Gazzetta Ufficiale n.161 del 14 luglio 2014 – Suppl. Ordinario n. 56, è stato pubblicato l’accordo “Italia Semplice” siglato il 12 giugno scorso tra il Governo, le regioni e gli enti locali, concernente l’adozione di moduli unificati e semplificati per la presentazione dell’istanza del permesso di costruire e della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) edilizia.

I due nuovi moduli unificati e semplificati sono finalizzati ad agevolare l’informatizzazione delle procedure edilizie e la trasparenza per cittadini e imprese per i lavori edilizi da avviare con Scia e con il permesso di costruire.

Tre sezioni

I moduli unificati constano di una trentina di pagine e prevedono tutta la casistica degli adempimenti connessi alla Scia e al permesso di costruire sul territorio nazionale. Ciascuno dei due nuovi moduli è composto da tre sezioni: nella prima vanno indicati i dati generali del richiedente e dell’intervento, nella seconda sezione gli eventuali altri soggetti coinvolti nell’intervento edilizio, nella terza i dati contenuti nella relazione tecnica di asseverazione.

Adeguamento regionale

Le Regioni, ove necessario, adeguano in relazione alle specifiche normative regionali di settore, i contenuti dei quadri informativi dei moduli semplificati ed unificati, utilizzando i quadri e le informazioni individuati come variabili.

I Comuni adeguano la modulistica in uso sulla base delle previsioni dell’accordo del 12 giugno. Le Regioni e i comuni garantiscono la massima diffusione dei moduli, i quali, ove necessario, sono aggiornati sulla base di successivi accordi.

Dagli architetti la campagna “Adotta il modulo”

La pubblicazione dei moduli unificati sulla Gazzetta Ufficiale del 14 luglio – CLICCA QUI– non basta però a garantire la loro adozione da parte degli enti locali. “L’adozione di tali strumenti, considerati indispensabili “a garantire la libera concorrenza e livelli essenziali concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale” non è però automatica e richiede l’adozione dei medesimi da parte delle amministrazioni territoriali”, osserva il Consiglio nazionale degli architetti (Cnappc), che ha avviato nei confronti degli uffici tecnici la campagna di sensibilizzazione “Adotta il modulo”.

“Il Consiglio Nazionale ha deciso di promuovere, presso i propri iscritti che operano Internamente e esternamente alle PP.AA. l’adozione di tale atto di civiltà”, in modo che “Regioni, Comuni e Province adottino i moduli unificati, cooperando tra loro perché i processi amministrativi siano chiari e trasparenti.

A tal fine il CNAPPC promuove colleghi, enti e istituzioni questo appello, e chiede a tutti i progettisti italiani di appropriarsi dei suoi contenuti veicolandolo in rete e presso la società civile”.

L’Emilia ha esteso l’unificazione

La regione Emilia Romagna ha già adottato la modulistica unificata e con l’occasione ha provveduto alla completa semplificazione del procedimento edilizio. Assieme alla modulistica è stato approvato un secondo atto di coordinamento tecnico (CLICCA QUI) che individua le leggi, i regolamenti e la normativa tecnica, statali e regionali, su cui è basata la modulistica approvata e che, per effetto della legge regionale di semplificazione della disciplina edilizia, n. 15 del 2013, non dovrà più essere riprodotta, spesso con significative modifiche nei piani comunali, ma solo richiamata. Anzi dal 7 luglio scorso, data di approvazione di tale atto, scatta l’obbligo per i Comuni di provvedere entro 180 giorni ad abrogare tutte le previsioni dei propri piani in materia. In tal modo, si realizzerà una notevole semplificazione degli strumenti urbanistici, che attualmente presentano ampie parti dedicate alla regolazione dei processi edilizi.

da www.casaeclima.com

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