Mentre le esportazioni reggono, la domanda nazionale nel 2012 va a picco (-17,6%) e Confindustria Ceramica chiede costi minori dell’energia ed eliminazione dell’Imu sui fabbricati

LA SPINTA DEL MERCATO USA. Segnali positivi sono arrivati in particolar modo dal mercato statunitense dove la crescita degli housing starts si accompagna, nei primi 10 mesi dell’anno, ad una maggior domanda di ceramica sia per i fabbricanti Usa (+8%) che per le importazioni (+6%). Prospettive di sviluppo arriveranno inoltre, riferisce l’Associazione, il prossimo anno dal Nafta (+5,5%), dai Paesi del Golfo (+6,6%), dal Nord Africa (+4,4%) e dall’America Latina (+3,6%).
CAMBIO DI DATE DI CERSAIE. Il passo più veloce dei paesi stranieri ha già

ABBASSARE IL COSTO DELL’ENERGIA ED ELIMINARE L’IMU. Per risolvere, invece, i problemi di casa nostra Confindustria chiede al Governo migliori condizioni per operare all’interno di un mercato in difficoltà. Che si traducono in due richieste specifiche: abbassamento del costo dell’energia ed eliminazione dell’Imu sui capannoni industriali. “Non chiediamo favori – spiega il presidente Franco Manfredini in quello che più che un appello suona come un ultimatum- ma solo di poter lavorare alle stesse condizioni delle altre aziende europee. Siamo pronti ad azioni di protesta forti”.
da www.casaeclima.com