Il sistema garantisce il riconoscimento delle qualifiche professionali oltre i confini nazionali

RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI OLTRE I CONFINI NAZIONALI. Si tratta di un nuovo sistema appositamente pensato per rilanciare la mobilità e il mercato del lavoro europeo all’interno dei confini comunitari, garantendo il riconoscimento all’estero dei propri meriti professionali e permettendo un rapido scambio dati. Grazie a questa tessera verranno una volta per tutte eliminate le barriere all’ingresso e le pratiche burocratiche che attualmente ostacolano la piena mobilità per chi è alla ricerca di lavoro, agevolando i trasferimenti da uno Stato membro all’altro per motivi professionali.
RILANCIARE LA CRESCITA ECONOMICA. Molteplici i benefici della nuova tessera, in particolare in questi tempi di crisi economica e lavorativa. “Al momento ci sono molti giovani in Spagna, Grecia e Portogallo che non vorrebbero necessariamente cambiare paese, ma sono praticamente obbligati a farlo per trovare lavoro”, sottolinea la deputata francese Bernadette Vergnaud, relatrice del testo al Parlamento. “Le regole introdotte dalla direttiva garantiranno più sicurezze per loro, specialmente nel settore della salute. Per i cittadini che proporranno le proprie competenze in un altro paese sarà più facile trovare lavoro, rilanciando così anche la crescita economica”.
MECCANISMO DI VIGILANZA AUTOMATICO. La carta tornerà molto utile anche in caso di eventuali complicazioni in ambito lavorativo. “Nel caso ci sia un problema, si innescherà un meccanismo di vigilanza automatico”, prosegue la Vergnaud. “Infatti al momento non ci sono sistemi che offrano la possibilità di raccogliere tutte le informazioni professionali fuori dal paese d’origine”. Attraverso gli sportelli unici, inoltre, i professionisti potranno ottenere informazioni in un unico punto di accesso – senza dover fare la spola tra diversi organismi pubblici – sui documenti da sottoporre per il riconoscimento delle proprie qualifiche.
ITALIA, FAR EMERGERE LE COMPETENZE. Intanto, già a inizio gennaio, l’Italia si è mossa per recepire le sollecitazioni che Bruxelles ha trasmesso ai vari paesi membri. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato un decreto per introdurre a livello nazionale il Sistema di certificazione delle competenze, in attuazione della legge n. 92/2012 di riforma del mercato del lavoro. In questo modo, attraverso un sistema di riconoscimento delle competenze acquisite, si punta a promuovere la mobilità geografica e professionale, a favorire l’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro e, soprattutto, ad accrescere la spendibilità delle certificazioni in ambito nazionale ed europeo.
da www.casaeclima.com