La proposta per salvare i redditi dei giovani professionisti. Ma per il CNI il numero degli ingegneri è sostenibile

La proposta arriva dal presidente di Inarcassa (la Cassa di previdenza degli ingegneri e architetti liberi professionisti), Paola Muratorio (foto inarcassa.it), che intervenendo ieri alla tavola rotonda su “Sviluppo e occupazione”, svoltasi al 57° Congresso nazionale degli ingegneri di Rimini, ha posto l’accento sulla difficile realtà lavorativa nella quale si trovano da anni i giovani ingegneri, che spesso devono fare i conti con stipendi inadeguati alla loro preparazione e mansioni sotto dimensionate.
Numero di ingegneri e redditi
Gli ingegneri in Italia sono circa 570 mila, mentre i ragazzi iscritti attualmente alle facoltà di ingegneria sono oltre 230 mila. Secondo i dati Inarcassa, nel 2010 il reddito medio di un giovane ingegnere al primo anno di lavoro è pari a 10.712 euro lordi (8.301 netti). Dopo cinque anni di attività, il reddito in media aumenta a 25.428 euro lordi (17.742 netti). I dati del 2011 indicano in 28.882 euro il reddito medio degli iscritti a Inarcassa; tra il 2007 e il 2010 gli ingegneri iscritti alla Cassa nazionale di previdenza hanno avuto una flessione del 16,2% del loro reddito medio.
La proposta: numero chiuso
Per il presidente di Inarcassa, il numero degli ingegneri sul mercato e il livello medio del loro reddito “indicano chiaramente come l’unica strada perseguibile sia quella di limitare gli accessi, cosa che del resto già i medici fanno: e se bastano 10 mila aspiranti dottori l’anno, credo che per gli ingegneri ne siano sufficienti la metà”.
CNI: il numero degli ingegneri è sostenibile
La proposta di Paola Muratorio non è però condivisa dai rappresentanti della categoria. “Il numero degli ingegneri appare sostenibile, specie pensando ai tanti ruoli che possono svolgere”, dichiara il segretario generale del Consiglio nazionale degli ingegneri, Riccardo Pellegatta. Per il presidente del CNI, Armando Zambrano, la questione “oggi non si pone, specie se guardiamo alla categoria degli ingegneri come motore della ripresa e dello sviluppo”.
da www.casaeclima.com