Google ha annunciato ieri l’acquisizione del gruppo guidato dal CEO Tony Faddell, creatore del termostato Nest Smart.
3, 2 miliardi di dollari. Tanto è costata l’acquisizione di Nest Labs, il gruppo che ha sviluppato – tra gli altri – il termostato smart Nest, da parte del colosso americano Google.
IDENTITÀ DI MARCA DISTINTA. Annunciata ieri, lunedì 13 gennaio, l’acquisizione lascerà Nest Lab sotto la guida del CEO del gruppo, Tony Fadell, e con la propria identità di marca distinta da quella di Google.
SEMPLIFICARE LA VITA IN CASA: LA MISSIONI DI NEST LAB. “Siamo entusiasti di unirci a Google. Con il loro sostegno saremo in grado di costruire migliori dispositivi per rendere la vita più semplice in casa”, ha dichiarato con soddisfazione il CEO di Nest Labs Tony Fadell in un comunicato stampa.
TERMOSTATI E RIVELATORI DI FUMO INTELLIGENTI. Fadell ha lanciato Nest Lab nel 2010; in precedenza aveva lavorato per Apple, contribuendo a progettare i modelli originali di iPod e iPhone. L’azienda è specializzata nella creazione di dispositivi hi-tech per la casa, quali termostati e rivelatori di fumo smart. Tra i prodotti più celebri del gruppo Nest Labs troviamo infatti Nest Protect, un sistema anti-incendio intelligente per la casa e i suoi abitanti, che – differentemente dai sistemi della stessa categoria – comunica direttamente con l’utente, individuando e indicando la fonte di pericolo e avvisandolo anche in caso di eccessiva presenza di monossido di carbonio nell’aria, e Nest Learning Thermostat, un termostato wireless che, dotato di un sistema di sensori integrati, imposta la temperatura degli ambienti in base alle abitudini degli inquilini, che vengono monitorate e memorizzate. (leggi anche: Il sistema anti-fumo che parla con l’utente).
IL BENVENUTO A BORDO DI GOOGLE. A dare il benvenuto ufficiale, ieri, agli operatori di Nest Labs è stato Lawrence Page, fondatore di Google con Sergey Brin. La transazione è soggetta alle consuete condizioni di chiusura, compreso il ricevimento delle approvazioni regolamentari negli Stati Uniti. Si prevede di chiudere nei prossimi mesi.
da www.casaeclima.com