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Centrale unica appaltante per i piccoli Comuni, firmato appello per norma urgente ‘sblocca appalti’.

Centrale unica appaltante per i piccoli Comuni, firmato appello per norma urgente ‘sblocca appalti’.

Parlamentari capeggiati da Emma Petitti (PD) chiedono al Governo di emanare un provvedimento d’urgenza che renda subito vigente la proroga.

Facendosi portavoce delle rimostranze di tanti enti locali che denunciano il mancato recepimento della richiesta fatta dall’Anci di prorogare l’entrata in vigore della centrale unica appaltante, il deputato PD Emma Petitti ha sottoscritto insieme ai colleghi un appello affinché il Governo emani un provvedimento d’urgenza che renda immediatamente in vigore tale proroga.

Il rischio di blocco deriva dalla legge 89/2014 (di conversione del decreto legge n. 66/2014), che con il comma 4 dell’articolo 9 ha introdotto a partire dallo scorso 1° luglio il divieto per i Comuni non capoluogo di provincia di acquisire lavori, servizi e forniture in assenza di una centrale unica di committenza. Le Stazioni appaltanti potranno essere al massimo 35 su tutto il territorio nazionale invece delle circa 32 mila al momento esistenti.

“I Comuni non capoluogo per bandire delle gare dovranno, dunque, riunirsi in unioni di Comuni – spiega la parlamentare riminese Petitti -. In alternativa potranno avvalersi di un consorzio, ricorrere ad uno dei soggetti aggregatori o effettuare la gara telematica tramite Consip o un’altra centrale di committenza. L’Anci ha denunciato che la norma sta provocando il sostanziale blocco delle gare d’appalto, paralizzando anche attività già in parte avviate dai Comuni. E’ necessaria perciò una proroga del termine: Anci propone ad esempio lo slittamento dell’obbligo al 1° gennaio 2015 per quanto riguarda l’acquisizione di beni e servizi e al 1° luglio 2015 per quanto riguarda l’acquisizione di lavori”.

PORTARE LA NORMA SBLOCCA APPALTI AL PROSSIMO CDM. Petitti osserva che “anche inserendo la proroga nei prossimi decreti “Competitività” o “P.A”, nel migliore dei casi i nostri Comuni saranno paralizzati per almeno un altro mese – osserva Petitti –, e proprio mentre in Europa ci battiamo perché la spesa in conto capitale dei nostri enti locali sia sottratta dai vincoli del patto di stabilità e mentre parte il Piano per la ristrutturazione dei plessi scolastici che rischia anch’esso, per tale rigidità, di subire una brusca battuta di arresto. Dobbiamo perciò insistere perché il Governo, superando le riserve di qualche suo esponente, riveda il proprio orientamento e ascolti quest’appello portando al prossimo Consiglio dei ministri una misura ‘sblocca appalti’”.

LUPI: EMENDAMENTO NEL DECRETO P.A. PER PROROGA AL 31 DICEMBRE 2014.Ricordiamo che il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, intervenendo alla presentazione dell’Osservatorio Congiunturale Ance sull’industria delle costruzioni, ha annunciato l’iniziativa del dicastero per inserire nel decreto PA (decreto legge n. 90/2014), nella sua conversione in legge, la proroga al 31 dicembre 2014 dell’entrata in vigore della norma sulla centrale unica, in modo da evitare di bloccare l’avvio degli appalti per i lavori di manutenzione straordinaria dei piccoli Comuni.

Secondo Lupi la norma sulla centrale unica “è intelligente ma deve avere il tempo per essere applicata”. L’entrata in vigore dal 1° luglio rischia di bloccare l’iter degli appalti relativi ai lavori di manutenzione straordinaria, per i quali sono finalmente disponibili le risorse e sono state presentate 3.500 richieste. “Da novembre sono stati approvati 178 progetti dalla Corte dei Conti e i primi 174 comuni devono fare gli appalti entro due mesi”, ha spiegato il ministro. “Ci vuole il realismo del buon senso, i piccoli Comuni possono e devono immediatamente appaltare i lavori”, ha detto Lupi.

da www.casaeclima.com

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