“la scuola è bella e ben organizzata, ed è immersa nel verde del Parco Agricolo Sud Milano… L’edificio, moderno e funzionale, offre un ambiente accogliente, gradevole e sicuro….Il personale docente, aperto alle innovazioni e sensibile al dialogo con tutte le componenti scolastiche, svolge l’attività didattico-educativa in modo efficiente e sereno”.
Così si legge sul sito dell’Istituto tecnico agrario di Noverasco di Opera (clicca qui).
Peccato che la realtà sia leggermente diversa da questa descrizione idilliaca perché la scuola risulta un vero concentrato di patologie edilizieal punto da costringere alla protesta gli studenti.
Porte di sicurezza che si aprono a fatica o che non si aprono affatto, maniglioni antipanico malfunzionanti, maniglie mal fissate, finestre che non si aprono per paura che crollino, infiltrazioni d’acqua, muffe, veneziane a pezzi o accartocciate, crepe nei muri, discomfort termico generalizzato e forti dispersioni d’energia: queste le gravi carenze manifestatesi in un edificio che ha solo trent’anni di vita.
Secondo quanto riporta Il Giorno, Edizione Sud Milano di ieri gli studenti denunciano: “Ci sono infiltrazioni notevoli d’acqua piovana dal soffitto della palestra dei corridoi e di alcune classi queste provocano grande umidità e conseguente muffa, le classi sono munite di porta di sicurezza che per la maggior parte non si aprono o se si aprono e necessario uno sforzo non indifferente, molte delle porte di entrata alle aule sono sprovviste di maniglia o difettose, in alcuni punti del muri ci sono delle crepe e cadono pezzi di intonaco, alcune finestre non si possono aprire per il rischio che possano cadere come già successo, la palestra durante le giornate di pioggia si allaga, in inverno il freddo si fa sentire parecchio, dal momento che il riscaldamento non è molto efficiente perché molti muri sono in vetrocemento, per l’alto numero di iscrizioni registrate negli ultimi anni molti laboratori presenti sono stati convertiti in aule impedendo le esercitazioni normali”. Una serie di carenze a cui gli studenti chiedono immediate risposte”.
Il video realizzato dagli studenti qui sotto, by courtesy Il Giorno, testimonia con forza le affermazioni degli studenti che hanno la nostra piena solidarietà. (eb)
da www.guidafinestra.it