Il ministro dell’Ambiente ha presentato la bozza della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici che sarà sottoposta a consultazione pubblica

CAMBIARE LE POLITICHE IN ATTO. “Non si parla solo di nuovi investimenti – ha sottolineato il ministro -, ma di cambiare le politiche già in atto. E’ importante ripensare il Paese come se fosse collocato a un’altra latitudine e prepararlo al clima che sta cambiando. I primi segnali sono sotto agli occhi di tutti: lunghi periodi di siccità si alternano a temporali brevi e intensissimi che producono allagamenti, distruzioni, vittime”. Il documento, di oltre 80 pagine, ed elaborato da un tavolo tecnico composto da circa 100 scienziati ed esperti nazionali, vuole porsi come un’opera di “programmazione” che coinvolga i sistemi naturali e i sistemi umani: tra gli strumenti presi in considerazione, ci sono, ad esempio, il riciclo e il riuso dell’acqua, la riduzione del dissesto idrogeologico, la lotta alle malattie infettive, la promozione dell’innovazione nel settore dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili.
LE POSSIBILI RISORSE. E per opere ed iniziative, Orlando pensa già alle risorse: “Sicuramente nei Fondi Ue 2014 ci saranno misure dedicate a questi temi. Una percentuale delle risorse Ue sono ampiamente orientate al sud”, dove c’è una concomitanza di fattori ‘sensibili’. Ma “non limiterei il discorso solo al sud”, anche perché in altre zone d’Italia ci sono rischi diffusi. Infine Orlando, ricordando il ‘manifesto’ proposto dai ministri europei, afferma la necessità che l’Europa continui ad avere il ruolo di leadership nella lotta alla riduzione delle emissioni; un contesto, fatto di nuove “regole ecosostenibili per la competizione”, che “conviene all’Italia”, anche perché sul fronte “ricerca e innovazione abbiamo più cose da dire”.
CONSULTAZIONE PUBBLICA ON LINE. Ad ogni modo si parla ancora di “bozza di strategia” perché da oggi il documento sarà sottoposto a consultazione pubblica direttamente sul sito web del ministero dell’Ambiente fino a fine anno, nell’ottica della trasparenza voluta dal ministro sia per la stesura del documento da parte degli scienziati in collaborazione con ministeri, regioni, province e comuni, sia per la sua condivisione con gli stakeholder nazionali.
Proposte e suggerimenti potranno essere inviati a un indirizzo mail che il ministero fornirà appositamente nei prossimi giorni. Una volta adottata ufficialmente, la strategia si trasformerà in piano nazionale di adattamento e potrà, dunque, diventare operativa tramite l’individuazione di alcune priorità, lo stanziamento delle risorse economiche per affrontarle, e il monitoraggio e la valutazione dell’attuazione mediante indicatori di performance.
da www.casaeclima.com