Rigidità, resistenza e densità con l’utilizzo di piccole parti di microlattice.
Qual è la differenza tra la Tour Eiffel e il Washington Monument? Entrambe le strutture raggiungono altezze impressionanti e, una volta completati, sono stati insigniti del titolo “l’edifico più alto del mondo”. Ma, mentre il Washington Monument è stato realizzato utilizzando una massiccia struttura in pietra, la Tour Eiffel è stata costruita con un reticolo di travi in acciaio che vanno a creare una struttura per lo più composta da aria libera.
Ora, gli ingegneri del MIT di Boston, in collaborazione con il Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL), hanno ideato un modo per tradurre tale struttura ariosa, eppure straordinariamente forte, a livello microscopico, progettando un materiale leggero, ma allo stesso tempo duro e resistente.
MICROLATTICE. Il progetto si basa per lo più sull’utilizzo di piccole parti di microlattice, materiale che unisce rigidità e resistenza con una densità ultraleggera. La produzione di tali particelle è attualmente resa possibile con un processo di stampa 3D ad alta precisione che prende il nome di “Projection microstereolithography”.
Normalmente – spiegano gli ingegneri – la rigidità e la resistenza diminuiscono all’aumentare della densità del materiale stesso, ma, utilizzando le giuste formule matematiche, sarà possibile realizzare strutture capaci di distribuire i carichi in modo da mantenere un certo livello di resistenza anche a basse densità.
Ovviamente quanto appena descritto è più facile a dirsi che a farsi, dato che la ricerca si può considerare di durata decennale. Infatti, le formule matematiche che stanno alla base di queste microstrutture sono state già esposte 10 anni fa, ma solamente negli ultimi mesi è stato possibile trasferirle da un apparato matematico a uno fisico e reale che possa essere ricreato tramite la stampa 3D.