La prefabbricazione guadagna consensi negli States e consente di mettere in affitto alloggi a prezzi social
In un periodo in cui il settore delle costruzioni risulta particolarmente colpito dalla crisi economica, cresce l’interesse verso le costruzioni modulari e i prefabbricati.
Quantomeno a New York e più in generale negli Stati Uniti, dove sono sempre più le richieste di progetti “in moduli”. Si tratta di una tendenza nuova, che giunge dopo un lunghissimo periodo di generale scetticismo e discriminazione nei confronti degli edifici prefabbricati, storicamente considerati di categoria inferiore dai progettisti e dai consumatori. “C’è stato un vero e proprio cambiamento di rotta e ora è percepita molto meno la distinzione tra un edificio assemblato fuori sede o in loco”, dichiara David J. Burney, Commissario del Dipartimento di Progettazione e Costruzione per la città di New York.
IL MODELLO DI ATLANTIC YARDS. Un esempio su tutti è costituito dal nuovo blocco di Atlantic Yards a Brooklyn, edificio residenziale concepito attraverso una serie di elementi modulari realizzati in fabbrica ed assemblati in loco, destinato al 50% ad alloggi ad edilizia a prezzi convenzionati, come spesso capita con i progetti prefabbricati, grazie alla loro capacità di ridurre notevolmente i costi di costruzione.
PROGETTO RESIDENZIALE PER NY. Ma i vantaggi non si fermano qua. Prefabbricare significa anche abbattere le emissioni inquinanti dovute al trasporto ed al cantiere, far scendere il quantitativo di rifiuti di circa il 70% e dimezzare i tempi di cantiere. Tra gli ultimi edifici modulari approvati dalla Grande Mela spicca «My Micro Ny» progettato dallo studio nARCHITECTS in collaborazione con la Monodrock Develpoment e l’Actors Fund Housing Development Corp. Si tratta di un ambizioso progetto residenziale nella 335 East 27sima Street , composto da cinquantacinque mini unità modulari, dei quali il 40% destinato a cittadini con reddito medio-basso. I vari moduli verranno prefabbricati alla Brooklyn Navy Yartd, mentre l’impianto idraulico ed elettrico sarà completato all’interno, in una seconda fase dei lavori.
QUESTIONI DA AFFRONTARE. Certo, la prefabbricazione comporta anche una serie di vincoli. Poiché le unità componibile vengono realizzate in catena di montaggio, bisogna scegliere con grande anticipo i colori delle vernici, le finiture e i vari dettagli del progetto. Risulta inoltre difficoltoso effettuare delle modifiche sostanziali in fase di costruzione. Poi ci sono le critiche lanciate dai sindacati degli operai, che lamentano salari più bassi per i lavori di prefabbricazione. “Ogni cambiamento nel modo di lavorare comporta preoccupazioni e problemi”, dichiara Richard T. Anderson, Presidente del New York Building Congress, organizzazione no-profit che rappresenta i professionisti del settore delle costruzioni. “Ma il comparto è pronto ad affrontare le varie questioni”, aggiunge fiducioso.
Il periodo sembra propizio: “ogni settimana riceviamo almeno una decina di chiamate da parte di vari costruttori che vogliono esplorare le nuove tecnologie di prefabbricazione. C’è un fervore nuovo”, dichiara Mr. O’Hara, Presidente della Capsys Corporation, società specializzata in costruzioni modulari (la stessa che si occuperà di realizzare «My Micro Ny»).
da www.casaeclima.com