Le linee guida entreranno in vigore il 1 luglio 2014 fino al 2020. Ma l’Epia insorge: penalizzati gli impianti rinnovabili di piccola taglia.
Sostenere gli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi climatici 2020, promuovere un graduale passaggio verso un mercato delle energie rinnovabili, aiutare le grandi imprese particolarmente esposte alla concorrenza internazionale, rafforzare il mercato interno dell’energia e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. Sono questi i principali obiettivi che la Commissione europea si è posta nel redigere le nuove Linee Guida in materia di sostegno pubblico per la tutela dell’ambiente e dell’energia (EEAG), adottate oggi 9 aprile 2014 e che entreranno in vigore il 1 luglio 2014 fino al 2020.
Vediamone i punti principali:
Introduzione graduale di alcuni meccanismi di mercato. Dal momento in cui alcune tecnologie che sfruttano energia rinnovabile hanno raggiunto uno stadio di maturità, vi è la necessità di integrarle nel mercato. Le nuove linee guida prevedono la graduale introduzione di processi concorsuali per l’assegnazione di un sostegno pubblico, offrendo al contempo agli Stati membri la possibilità di tener conto delle condizioni nazionali. Una fase pilota inizierà nel 2015 e nel 2016, e consentirà agli Stati di testare le procedure concorsuali per una piccola quota di produzione elettrica . Le linee guida prevedono anche la graduale sostituzione delle tariffe feed-in con meccanismi a premi, anche se i piccoli impianti potranno ancora usufruire delle tariffe e di equivalenti sistemi incentivanti.
Sostenere le infrastrutture energetiche transfrontaliere per promuovere il mercato unico europeo dell’energia. Le nuove linee guida includono criteri per il sostegno delle infrastrutture energetiche , concentrandosi su progetti che migliorano i flussi transfrontalieri di energia e che promuovono le infrastrutture nelle regioni meno sviluppate d’Europa .?
– Contribuire a una gestione accurata dell’energia. Per ridurre il rischio di una insufficiente elettricità, sopratutto nelle ore di picco, Bruxelles vuole incentivare la diffusione dei cosiddetti “capacity mechanism”, che prevedono una serie di misure che possono andare dalla realizzazione di generatori di energia a premi per la messa a punto di buone pratiche comportamentali.
Vi sono poi una serie di misure volte alla promozione della competitività dell’industria europea attraverso principalmente la riduzione di alcuni oneri alle imprese che lavorano in settori ad alta intensità energetica.
Epia: le linee guida vanno ad esclusivo vantaggio dei big player di mercato
Le linee guida non sono ancora entrate in vigore, ma hanno già suscitato le prime polemiche. Fra tutte quella di EPIA (European Photovoltaic Industry Association), che sottolinea come le linee guida al regime di aiuti pubblici vadano ad esclusivo vantaggio dei big player di mercato, discriminando la generazione su piccola scala. “Le linee guida sanciscono uno schema di gare pubbliche che di fatto svantaggiano gli impianti fotovolatici su tetto e qualsiasi altro impianto di produzione elletrica di piccola scala”, dichiara Alexandre Roesch, a capo dell’Associazione.